Knesset, 29 Gennaio 2018

Woman Wage Peace – Economia per la pace

Il movimento Women Wage Peace ha una Lobby in Parlamento. Ieri, 29 gennaio 2018, una delegazione del Movimento Women Wage Peace, del quale faccio attivamente parte, ha presentato un progetto di Economia per la Pace e la Sicurezza davanti a diversi parlamentari che sono intervenuti a turno: Isaac Herzog, Rav Yehuda Glick, Tzipi Livni, Amir Peretz, ed altri.

Sono stati esposti diversi dati, statistiche con tanto di cifre, schemi e grafici, che dimostravano come l’economia israeliana, a partire dall’ultima guerra Tzuk Eitan, è in caduta progressiva e vive uno dei periodi più bassi della sua giovane storia. Ben il 60% delle forze dell’intero esercito sono impiegate nella difesa dei territori occupati e centinaia di miliardi di shekalim sono investiti nella Sicurezza. Dall’altra parte veniva mostrata la situazione umanitaria di estrema emergenza a Gaza che rischia di ritorcersi contro. Veniva ribadito il concetto che non è materialmente possibile dividere l’economia israeliana da quella palestinese, che entrambi dipendiamo gli uni dagli altri su moltissimi settori. Veniva denunciato il fatto che spesso i palestinesi costituiscono la nostra forza-lavoro sottoprezzo e che ai lavoratori palestinesi spesso non vengono versati i contributi. Sempre con dati alla mano, si è cercato di mostrare come un accordo di pace potrebbe far fiorire l’intera regione ed apportare ricchezza ed abbondanza ad entrambe le parti in conflitto.

Un paio di parlamentari raccontavano con grande rammarico che alcuni giorni fa il discorso alla Knesset da parte del vice presidente USA Mike Pence aveva creato un grandissimo entusiasmo, tanto che i parlamentari si sono alzati in piedi più volte per applaudirlo. Quando poi Pence ha pronunciato la parola “Pace”, la Knesset si è quasi totalmente azzittita… il silenzio della Coalizione di Destra è stato sintomatico, in quanto, dicevano non c’è alcuna intenzione di voler porre fine al conflitto. Secondo quanto detto da alcuni deputati, la Pace non c’è semplicemente perché buona parte della Leadership non la vuole. A prova di questo, Glick nel suo intervento ha detto “se un giorno ci sarà lo stato palestinese, che il Cielo ce ne preservi…”